Il Lago di Como è costellato da vari borghi, ognuno con una storia da raccontare e molti tesori da scoprire. Durante il nostro viaggio, esploreremo le radici di ognuno di essi, dai più noti a quelli meno conosciuti, seguendone il corso della storia fino ai giorni nostri.
In quest’articolo passeggeremo tra le vie dei paesi più belli del Lago di Como, proprio come se fossimo fisicamente lì. Dalle maestose ville ai suggestivi giardini, dai panorami alle chiese e ai monasteri che hanno reso questo pezzo di paradiso Made in Italy conosciuto nel mondo. Pronto a compilare la lista di tutti i luoghi da non perdere durante la tua prossima vacanza sul Lago di Como? Allora non ci resta che mettere in moto e partire!
Storia e origini di Varenna
Le origini di Varenna risalgono all’epoca romana, quando il borgo era conosciuto come “Insula Comacina” ed era considerato un importante punto di passaggio e di commercio lungo le vie lacustri.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, Varenna divenne un centro di rifugio per gli abitanti di Comacina, l’isola situata nel lago, che fuggivano dalle incursioni dei Longobardi nel VI secolo. Durante l’Alto Medioevo visse un periodo di prosperità sotto il dominio dei Franchi, che consolidarono il controllo sui territori lombardi e favorirono la rinascita delle comunità locali.
Nel X secolo, Varenna e la vicina isola di Comacina furono coinvolte nelle lotte tra il Sacro Romano Impero e il Papato, con frequenti scontri tra le fazioni guelfe e ghibelline. Durante questo periodo il paese sviluppò una propria identità e autonomia, sebbene fosse spesso al centro delle contese tra le città-stato di Milano e Como. Nel 1169, dopo la distruzione dell’Isola Comacina da parte dei comaschi, molti degli abitanti trovarono rifugio a Varenna, che divenne un’importante base guelfa. Questo evento segnò un ulteriore sviluppo del borgo, sia in termini di popolazione che di infrastrutture. La costruzione di edifici religiosi, come la chiesa di San Giorgio, e di palazzi nobiliari contribuì a renderlo un centro di vita culturale e religiosa.
Durante il periodo medievale, il borgo si distinse anche come centro di produzione agricola e di pesca, attività che rimasero fondamentali per la sua economia per secoli. Con l’avvento della dominazione spagnola nel XVI secolo, Varenna, come gran parte della Lombardia, passò sotto il controllo del Ducato di Milano. Durante questo periodo, conobbe un relativo declino economico sebbene mantenesse una forte importanza strategica. Fu solo con l’arrivo dell’epoca napoleonica e la successiva dominazione austriaca che Varenna iniziò a risorgere, beneficiando delle nuove politiche economiche e amministrative.
Nel XIX secolo, il borgo divenne una meta ambita per viaggiatori e artisti del Romanticismo, attratti dalla bellezza dei paesaggi e dalla tranquillità del luogo. Ancora oggi, Varenna è uno dei principali paesi che ogni turista desidera visitare per le proprie vacanze sul Lago di Como.
Cosa vedere a Varenna
- Villa Monastero: è uno dei gioielli di Varenna, rinomata per i suoi splendidi giardini e l’architettura. Originariamente sorse come monastero cistercense, fu poi trasformata in una residenza privata nel XVII secolo. I giardini, che si estendono lungo la riva del lago per circa due chilometri, sono un tripudio di piante esotiche e mediterranee, con terrazze, statue e fontane che creano un ambiente magico. La villa ospita anche un museo e un centro congressi che la rendono un luogo di cultura oltre che di bellezza naturale.
- Villa Cipressi: adiacente a Villa Monastero, Villa Cipressi è un complesso di edifici storici risalenti a diverse epoche dal Cinquecento al Settecento. I suoi giardini terrazzati offrono una vista unica sul Lago di Como e sono noti per la varietà di piante e fiori che vi crescono. La villa oggi è adibita come hotel e location per eventi, ma i giardini sono aperti al pubblico, permettendo ai visitatori di godere della loro bellezza e tranquillità.
- Castello di Vezio: sopra Varenna, arroccato su una collina, si trova il Castello di Vezio, una fortificazione di epoca medievale che offre panorami spettacolari sul Lago di Como e sulle montagne circostanti. Costruito nel XII secolo, il castello è legato alla leggenda della regina longobarda Teodolinda. Oltre alla torre principale, il castello ospita un giardino con ulivi secolari e una mostra permanente di rapaci, che contribuiscono a renderlo un’attrazione particolarmente amata da grandi e piccini.
- Chiesa di San Giorgio: situata nella piazza principale di Varenna, è un esempio di architettura religiosa in stile romanico lombardo. Costruita nel XIII secolo, la chiesa presenta un’imponente facciata e un campanile che domina il borgo. Al suo interno, i visitatori possono ammirare affreschi medievali, un altare barocco e opere d’arte sacra, che testimoniano la ricca tradizione storica e artistica della comunità di Varenna.
Storia e origini di Menaggio
Durante il Medioevo, Menaggio divenne un centro fortificato di notevole rilevanza: nel X secolo, il borgo fu munito di un castello per difendersi dalle incursioni dei barbari. Questo castello, di cui oggi rimangono solo pochi resti, giocò un ruolo cruciale nella protezione della comunità locale e nel controllo delle vie di comunicazione tra il lago e l’entroterra. Nel corso dei secoli, Menaggio fu conteso da varie famiglie nobiliari e signorie, tra cui i Visconti di Milano, che ne riconobbero l’importanza dal punto di vista strategico.
Nel periodo rinascimentale il borgo divenne un vivace centro agricolo e commerciale, grazie anche alla posizione che facilitava il trasporto delle merci attraverso il lago e verso la Valtellina. In questo contesto furono costruiti numerosi edifici storici e chiese che ancora oggi caratterizzano il centro storico del borgo. La Chiesa di San Stefano, ad esempio, con le origini che risalgono al XIII secolo, è uno dei principali monumenti di questo periodo.
Nel XVIII secolo, Menaggio subì l’influenza delle potenze europee in lotta per il controllo del nord Italia. Durante le guerre napoleoniche, il borgo fu occupato dalle truppe francesi e austriache, subendo saccheggi e devastazioni. Tuttavia, la resilienza dei suoi abitanti permise al paese di riprendersi rapidamente e di continuare il proprio sviluppo economico e sociale.
Con l’avvento del XIX secolo, Menaggio iniziò a trasformarsi in una destinazione turistica. La costruzione di strade carrozzabili e, successivamente, della ferrovia, facilitarono l’accesso al borgo e attrassero un numero crescente di visitatori, in particolare dall’Europa settentrionale. La bellezza paesaggistica del lago e le attrazioni culturali e naturali contribuirono a rendere questo luogo una meta ambita per il turismo di élite.
Nonostante i momenti difficili vissuti durante la Seconda Guerra Mondiale, Menaggio è diventato intorno agli anni ‘50 e ‘60 un borgo emblematico della dolce vita italiana e oggi rappresenta una meta fondamentale per gli amanti del Lago di Como e tutti i turisti in visita.
Cosa vedere a Menaggio
- Centro Storico: nel borgo di Menaggio è Piazza Garibaldi il fulcro della vita cittadina. La passeggiata sul lungolago offre momenti romantici indimenticabili incorniciati da giardini bucolici e ville storiche.
- Chiesa di San Stefano: situata nel centro storico è uno degli edifici religiosi più significativi di Menaggio. Costruita originariamente nel XIII secolo, la chiesa ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli. L’interno, arricchito da affreschi e opere d’arte, riflette una combinazione di stili che vanno dal romanico al barocco, offrendo uno sguardo affascinante sulla storia architettonica e artistica del borgo.
- Chiesa di San Carlo: costruita nel XVII secolo, è una chiesa situata in posizione panoramica nota per l’elegante campanile e gli interni decorati con numerosi affreschi. La vista dalla chiesa spazia su tutto il lago, rendendola un luogo ideale per contemplare la bellezza del paesaggio.
- Villa Mylius Vigoni: è una splendida villa situata sulle colline sopra Menaggio, circondata da un magnifico parco. La villa, costruita nel XIX secolo, è oggi sede del Centro Italo-Tedesco per l’Eccellenza Europea, un’istituzione culturale che promuove scambi tra Italia e Germania. Il parco della villa, con i suoi giardini all’italiana, statue e terrazze panoramiche, è aperto al pubblico e offre passeggiate immerse nella bellezza naturalistica del posto.
- Castello di Menaggio: i resti del castello, che risale all’epoca medievale, sono situati su una collina che domina il borgo. Sebbene oggi rimangano solo pochi ruderi, questo luogo ricco di storia offre una vista spettacolare sul lago e sulle montagne circostanti.
- Sentiero del Viandante: gli amanti delle escursioni e della natura non possono perdere il Sentiero del Viandante, un antico percorso che attraversa Menaggio e si snoda lungo la sponda orientale del Lago di Como. Questo sentiero panoramico offre vedute mozzafiato e attraversa borghi pittoreschi, boschi e antichi sentieri, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nella bellezza naturale della regione.
- Campo da Golf Menaggio e Cadenabbia: fondato nel 1907, è uno dei campi da golf più antichi d’Italia. Situato in una posizione panoramica con vista sul lago, offre un percorso scenografico unico nel suo genere.
- Museo Etnografico e Naturalistico della Val Sanagra: per chi è interessato alla storia locale e alla natura, questo museo è la destinazione ideale. Situato a pochi chilometri da Menaggio, offre esposizioni sulla vita tradizionale, la flora e la fauna della valle, permettendo ai visitatori di approfondire la conoscenza del territorio e delle sue tradizioni.
Storia e origini di Brienno
Nel XII secolo il borgo divenne parte del feudo della potente famiglia dei Visconti, che governava gran parte della Lombardia. Durante questo periodo, si sviluppò come un’importante comunità agricola e di pescatori. Nel corso dei secoli, Brienno fu coinvolto nelle lotte di potere tra le varie famiglie nobiliari e le città-stato della regione. Nel XIV secolo, il borgo passò sotto il controllo dei Rusca, una famiglia nobile comasca. Durante questo periodo, conobbe un ulteriore sviluppo urbanistico con la costruzione di nuove abitazioni, chiese e infrastrutture varie.
Uno degli eventi più significativi della storia di Brienno fu la costruzione delle fortificazioni: nel XVI secolo, durante le guerre tra la Francia e il Sacro Romano Impero, divenne un importante punto di difesa. Le mura e le torri costruite in questo periodo sono ancora visibili oggi e rappresentano una delle principali attrazioni storiche del borgo.
Con l’avvento del XX secolo, avvennero importanti cambiamenti: la costruzione di nuove strade e infrastrutture migliorò i collegamenti con le città vicine, facilitando il commercio e il turismo. Oggi Brienno è un borgo che conserva intatto il proprio fascino medievale attraverso le strette vie acciottolate, le case in pietra e le chiese storiche.
Cosa vedere a Brienno
- Le fortificazioni: Brienno conserva parte delle sue antiche fortificazioni, costruite nel XVI secolo durante le guerre tra la Francia e il Sacro Romano Impero. Le mura e le torri, sebbene in parte rovinate, rappresentano una testimonianza storica importante dell’epoca medievale.
- Chiesa dei Santi Nazaro e Celso: situata nel cuore del borgo, è uno degli edifici religiosi più significativi di Brienno. Costruita in stile romanico, la chiesa risale al XIII secolo e conserva all’interno affreschi e opere d’arte di grande valore. La sua semplice facciata e il campanile caratteristico sono elementi distintivi del paesaggio.
- Santuario della Beata Vergine di San Rocco: costruito nel XVII secolo, il santuario offre una vista spettacolare sul Lago di Como e sui monti circostanti. È un luogo di pellegrinaggio e di preghiera, oltre che un punto di riferimento per chi cerca tranquillità e bellezza naturale.
- Chiesa di San Vittore: costruita nel XIV secolo, la chiesa presenta affreschi medievali e una facciata decorata che riflette lo stile gotico-lombardo. L’interno è altrettanto affascinante, con opere d’arte che risalgono a diverse epoche storiche.
- I vecchi mulini: lungo il corso dei torrenti che attraversano Brienno, si trovano i resti di antichi mulini ad acqua, un tempo fondamentali per l’economia locale. Questi mulini, ormai in disuso, raccontano la storia della vita rurale del borgo e offrono un interessante spunto per chi è appassionato di storia.
- Grotte di Rescia: a breve distanza da Brienno, sono un complesso di cavità naturali e artificiali che offrono un’affascinante esplorazione del sottosuolo. Le grotte sono note per le formazioni calcaree e i suggestivi giochi di luce che le rendono una meta popolare per escursioni e visite guidate.
- L’isola Comacina: sebbene non direttamente parte di Brienno, l’Isola Comacina è facilmente raggiungibile dal borgo e ti permetterà di vivere un’escursione imperdibile e fare un salto indietro nel tempo.
Storia e origini di Lecco
Lecco fu abitata da popolazioni celtiche, in particolare dai Leponzi, un ramo dei Celti che si stabilì nell’area lombarda. Con l’avvento dei Romani, Lecco divenne un importante punto di passaggio grazie alla costruzione di vie di comunicazione che collegavano la Pianura Padana con i passi alpini. I Romani riconobbero il valore strategico della zona e vi costruirono insediamenti e fortificazioni per proteggere le loro rotte commerciali e militari. La famiglia Visconti, in particolare, giocò un ruolo fondamentale nel rafforzare le difese della città, riconoscendone l’importanza strategica.
Nel Rinascimento, Lecco fu influenzata dalle lotte tra le potenze regionali e le famiglie nobili, che cercarono di controllare il territorio. La città passò sotto il dominio spagnolo nel XVI secolo e successivamente sotto quello austriaco nel XVIII secolo. Durante questi periodi, Lecco continuò a crescere come centro industriale, specializzandosi nella produzione di ferro e seta, che erano molto richiesti nelle principali città europee.
Lecco ha anche una ricca tradizione culturale, in gran parte grazie ad Alessandro Manzoni, il celebre autore del romanzo “I Promessi Sposi”, che trascorse parte della sua giovinezza nella città che ispirò molte delle pagine presenti nel suo capolavoro letterario. Nel pittoresco rione di Pescarenico, Lucia si imbarca per sfuggire alle grinfie di Don Rodrigo. Quest’ultimo, è probabile vivesse nel castello sul promontorio dello Zucco. Il Castello dell’Innominato, invece, è situato vicino a Vercurago.
Cosa vedere a Lecco
- Basilica di San Nicolò: questa chiesa, dedicata al patrono dei marinai, è un importante punto di riferimento per i fedeli e i visitatori. Caratterizzata da un campanile alto 96 metri, conosciuto come “il Matitone”, la basilica mescola elementi neoclassici a quelli gotici. L’interno è arricchito da affreschi e opere d’arte di grande pregio.
- Ponte Azzone Visconti: conosciuto anche come Ponte Vecchio, questo ponte medievale risale al XIV secolo ed è un simbolo autentico della città. Costruito dai Visconti, il ponte attraversa il fiume Adda e collega Lecco a Malgrate. È un luogo ideale per passeggiare e ammirare il panorama naturalistico.
- Palazzo delle paure: edificato nel 1905, questo edificio neomedievale è oggi un centro culturale che ospita mostre temporanee e il Museo della Montagna, che celebra la tradizione alpinistica della regione. Al suo interno si trova anche il Museo di Arte Contemporanea, che espone opere di artisti locali e internazionali.
- Villa Manzoni: residenza della famiglia del celebre Alessandro Manzoni, la villa è oggi un museo dedicato alla vita e alle opere dello scrittore de “I Promessi Sposi”. Il museo offre una panoramica completa sulla sua carriera letteraria, con manoscritti originali, edizioni rare e oggetti personali.
- Piani d’Erna: situata a 1.375 metri di altitudine, questa località è raggiungibile tramite una funivia panoramica. I Piani d’Erna offrono numerosi sentieri per escursioni, passeggiate e arrampicate, con spettacolari viste sul lago e sulle Alpi. È un paradiso per gli amanti della natura e degli sport ad alta quota.
- Rifugio Azzoni: situato sul Monte Resegone, questo rifugio alpino è una meta molto apprezzata dagli escursionisti. Offre una vista mozzafiato sulla Valsassina e sulle cime delle Grigne. Il rifugio è accessibile tramite diversi sentieri di varia difficoltà ed è un punto di partenza ideale per esplorare le montagne circostanti.
- Museo archeologico: situato nel Palazzo Belgiojoso, il museo presenta una collezione di reperti che raccontano la storia antica della regione fino all’età romana. Tra i pezzi più significativi ci sono strumenti litici, ceramiche e resti di insediamenti antichi.
- Monumento ai caduti: questo imponente monumento, progettato dall’architetto Giannino Castiglioni, è dedicato ai caduti lecchesi delle due grandi guerre mondiali e del conflitto d’Africa. Situato sul lungolago di Lecco, è circondato da un parco che offre viste serene sul panorama bucolico della città.
- Santuario della Madonna di Lourdes: situato sul Monte San Martino, questo santuario è una meta di pellegrinaggio e offre una memorabile vista panoramica sulla città e sul lago.
Storia e origini di Argegno
Durante il Medioevo, Argegno divenne un importante centro di transito e commercio, grazie alla sua posizione strategica lungo la Via Regina, l’antica strada romana che collegava Como con il nord delle Alpi. Questa strada fu fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del borgo, favorendo scambi estremamente proficui tra le diverse regioni europee.
Il periodo medievale vide Argegno sotto il controllo dei feudatari locali e poi delle potenti famiglie comasche, che costruirono fortificazioni per difendere il territorio. Il borgo fu spesso teatro di conflitti tra le famiglie nobili locali e le forze milanesi, che cercavano di estendere la propria influenza sulla regione del Lario. Le fortificazioni medievali, alcune delle quali ancora visibili oggi, testimoniano l’importanza del borgo in quei secoli turbolenti.
Nel Rinascimento, le famiglie nobili e i mercanti cominciarono a costruire eleganti ville e palazzi, contribuendo alla trasformazione del borgo in una rinomata località di villeggiatura.
Nel XIX secolo, con l’arrivo dell’industrializzazione e lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, Argegno si trasformò ulteriormente: la costruzione della ferrovia e l’introduzione dei battelli a vapore sul Lago di Como resero il borgo ancora più accessibile, attirando visitatori e nuovi residenti da tutta Europa. Questo periodo segnò l’inizio del turismo moderno ad Argegno, che divenne una delle mete preferite della nobiltà e della borghesia europee.
Il XX secolo portò ulteriori cambiamenti ad Argegno: durante la Seconda Guerra Mondiale, il borgo fu coinvolto nelle vicende, ma riuscì a preservare gran parte del suo patrimonio storico e artistico. Nel dopoguerra, Argegno conobbe un nuovo boom turistico, grazie alla crescente popolarità del Lago di Como come destinazione di villeggiatura. Le antiche case e le strette vie del borgo, ancora oggi attraggono sempre più visitatori in cerca dell’autenticità locale.
Cosa vedere ad Argegno
- Chiesa dei Santi Trinità: costruita nel XVII secolo, questa chiesa è uno degli edifici religiosi più importanti di Argegno. La facciata in stile barocco è semplice ma elegante, mentre l’interno custodisce preziosi affreschi e opere d’arte sacra. La chiesa è un luogo di culto che ospita regolarmente celebrazioni eucaristiche.
- Ponte romano: attraversa il torrente Telo e collega le due sponde del borgo. Questo ponte medievale, con la sua caratteristica arcata in pietra, offre una vista pittoresca sul centro storico e rappresenta un esempio significativo dell’architettura locale.
- Funivia Argegno-Pigra: inaugurata nel 1971, la funivia collega Argegno al villaggio di Pigra, situato a 881 metri di altitudine. Il viaggio, che dura circa cinque minuti, offre panorami mozzafiato a picco sul Lago di Como. Pigra è un punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate nella natura incontaminata del posto.
- Santuario di Sant’Anna: situato appena fuori dal centro abitato, è un luogo di grande devozione per gli abitanti di Argegno. Costruito in stile neoclassico, nel santuario si celebra la folkloristica festa di Sant’Anna ogni 26 luglio con una processione religiosa molto sentita a cui prende parte tutto il paese.
- Oratorio di San Rocco: si trova in una posizione panoramica che domina il lago. Questo piccolo edificio religioso risale al XVI secolo e al suo interno ospita affreschi e decorazioni che raccontano la storia del santo. È un luogo suggestivo di grande importanza per gli abitanti del borgo.
- Sentiero della strada regia: per gli amanti delle escursioni, il Sentiero della Strada Regia è una tappa obbligatoria. Questo antico percorso pedonale collega vari borghi lungo la sponda occidentale del Lago di Como, offrendo viste spettacolari e una completa immersione nella natura. Il tratto che passa per Argegno permette di esplorare il paesaggio lacustre e di scoprire angoli nascosti del territorio.
- Parco di Villa Mariani: il parco che circonda la villa è un’oasi di verde e tranquillità, aperta al pubblico per passeggiate e momenti di relax. La splendida dimora storica è situata a pochi passi dal centro di Argegno ed è ideale per godere del silenzio della natura incontaminata locale.
Storia e origini di Lenno
Il nome del borgo potrebbe derivare da una corruzione del termine “Lemnos”, l’isola greca da cui, secondo la tradizione, giunsero cinquecento coloni per fondare la città di Novum Comum nel 59 a.C.
Anche se questa interpretazione etimologica potrebbe essere frutto di fantasiose ricostruzioni, le radici di Lenno si immergono sicuramente nei primi secoli dell’Impero Romano. Vicino al Dosso di Lavedo, si ipotizza che sorgesse la villa Comoedia di Plinio il Giovane, come suggerito dal ritrovamento di due tronchi di colonna con capitelli corinzi nel 1847.
Durante l’Alto Medioevo, Lenno fu coinvolto nelle contese tra Bizantini, Longobardi e Franchi per il controllo dell’Isola Comacina. Successivamente, tra il 1118 e il 1127, subì le conseguenze della lunga guerra tra Milano e Como. Nel corso dei secoli, seguì le vicende dello Stato milanese e nel 1494 fu infeudato alla famiglia Sanseverino. Con il tempo, divenne un rinomato luogo di villeggiatura, particolarmente apprezzato nell’Ottocento.
Oggi dal lungolago, si possono ammirare eleganti ville e godere di splendidi panorami che si estendono dalla Punta del Balbianello al promontorio di Bellagio. Le strette stradine e le vecchie mulattiere conducono ai vari nuclei storici di Villa, Campo, Masnate e Molgisio, offrendo opportunità di esplorare la ricca storia e la bellezza paesaggistica di Lenno.
Cosa vedere a Lenno
- Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano: antica e maestosa, racchiude secoli di devozione e storia. All’interno, numerose opere d’arte narrano le vicende della comunità lennese, mentre la cripta sottostante custodisce frammenti di affreschi antichi, offrendo un viaggio nel tempo attraverso le mura secolari.
- Battistero di San Giovanni Battista: il Battistero di San Giovanni Battista si erge in Piazza XI Febbraio, a breve distanza dalla Parrocchiale di Santo Stefano. Questo edificio è caratterizzato da una pianta ottagonale e un’abside poligonale orientata a nord. L’interno conserva ampie tracce delle trasformazioni barocche successive al periodo di costruzione che risale intorno alla metà dell’XI secolo.
- Chiesa di Sant’Andrea: situata nella pittoresca frazione di Casanova, è stata utilizzata per la sepoltura dei morti da epidemie e rappresenta una testimonianza dell’architettura romanica.
- Abbazia dell’Acquafredda: nascosta tra le verdi colline di Lenno, evoca un’atmosfera di pace e serenità inconfondibili. Fondato dai monaci cistercensi nel XII secolo, venne assediato e incendiato nel 1527, dopo essere diventato rifugio di briganti, dal conte Ascanio Bergamino. Il complesso religioso fu ricostruito durante il XVII e XVIII secolo e solo nel 1904 tornò a essere abitato dai monaci.
- Villa del Balbianello: è possibile accedervi a piedi da Lenno percorrendo un tratto in salita, oppure via lago attraccando con la barca. La splendida villa venne costruita alla fine del XVIII secolo in una delle posizioni più belle del Lago di Como e dopo aver cambiato numerosi proprietari, nel 1988 fu affidata al Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) che la gestisce ancora oggi e la rende accessibile e visitabile al pubblico.
- Casa Brenna Tosatto: rappresenta un’oasi di cultura e arte nel cuore di Lenno. Tra le mostre, i convegni e gli eventi culturali, questa dimora liberty del primo Novecento offre ai visitatori l’opportunità di immergersi completamente nell’arte e nella storia del borgo.
Come organizzare un tour dei paesi del lago di Como
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Avrai l’opportunità di scoprire i più bei borghi del Lago di Como da prospettive completamente nuove e fuori dall’ordinario. Navigherai sulle acque tranquille del lago, circondato dalle maestose montagne e dalle lussuose ville.
Personalizza l’itinerario in base ai tuoi interessi e alle tue preferenze: se desideri immergerti nella cultura locale, potrai visitare musei, gallerie d’arte e mercatini. Se invece preferisci scoprire la natura incontaminata, potrai fare escursioni sulle montagne circostanti o rilassarti sulle spiagge dei pittoreschi borghi.
Se hai in mente un itinerario fuori dall’ordinario, ti consigliamo di prenotare un tour personalizzato in barca che ti permetterà di scegliere ogni meta da esplorare sul Lago di Como direttamente con i nostri professionisti. Sarà un’esperienza unica, indimenticabile, studiata unicamente per te.
Noi non vediamo l’ora di salpare… manchi solo tu!